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In generale le azioni necessarie in caso di insetti, quindi praticamente sempre è quello di prevenire per evitare una colonizzazione di ambienti frequentati come le nostre case.
Solo nel caso di infestazione del nostro ambiente domestico o lavorativo è giustificato la disinfestazione con prodotti idonei, sempre più “eco” compatibili.
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Con questo non vogliamo nascondere il problema dietro un dito, sappiamo bene cosa si prova, visti gli innumerevoli interventi mensili effettuati, a vivere in una casa infestata da tarli, cimici dei letti, pulci, zecche o acari e quali conseguenze possono avere sulla nostra salute o dei nostri cari.
Di forma cilindrica, con elitre marrone scuro.
Raggiunge una lunghezza che varia tra i 3 e i 5 mm. Il pronoto è simile ad un cappuccio da frate che copre la testa dell’insetto. Le antenne sono separate alla base e caratterizzate dal fatto che gli ultimi tre articoli sono considerevolmente più lunghi e larghi dei precedenti.Gli esemplari femmina di A. punctatum depongono le uova (tra le 20 e le 60) in vecchi fori di sfarfallamento e/o in fessurazioni del legno. Dopo 4-5 settimane le larve appena schiuse penetrano all’interno scavando gallerie dal diametro di appena 1-2 mm, ivi stanziano fino a metamorfosi completa.
Le larve si nutrono di cellulosa ed amido, e depositano fibre di legno ed escrementi, ovvero il “rosume”. Solamente quando la larva raggiunge la forma adulta (primavera e autunno) fuoriesce dal legno per sfarfallare all’esterno, lasciando dei caratteristici fori, dal diametro di 2 mm circa, indicativi del suo passaggio. Il rosume è scarso e i depositi granulari sono a forma di limone. Le larve presentano colore bianco e corpo molle e una forma quasi scarabeiforme. Si nutrono di cellulosa, emicellulosa e lignina; sostanze organiche molto complesse digeribili grazie a particolari enzimi molto potenti.
Incubazione all'interno del legno
Deposte dall'insetto adulto
Le larve appena schiuse penetrano nel legno
L’incubazione all’interno del legno può durare anche più di 3-4 anni.La presenza dei fori sulla superficie legnosa è indicativa quindi di uno sviluppo già terminato. All’interno del legno restano infatti soltanto le gallerie vuote, gallerie che rappresentano una grave minaccia sia per la salute di fusti vivi che per l’integrità della mobilia e di qualsiasi manufatto in legno, in quanto compromettono le funzioni vitali nei primi e la stabilità e robustezza nei secondi.
Le condizioni di temperatura minima necessaria all’accrescimento del tarlo del legno è di 13-14 °C e l’umidità relativa deve essere superiore al 50%.In generale A. punctatum predilige deporre le uova nel legno situato in ambienti domestici perché questo è di più facile digeribilità e lontano da condizioni atmosferiche sfavorevoli. Il variare della temperatura rende impossibile tracciare una cronologia assoluta della metamorfosi di A. punctatum, cosicché possono verificarsi episodi di sfarfallamento anticipati o ritardati rispetto alla norma.
Da ricordare : Il tarlo, come detto, entra in un mobile sotto forma di uovo depositato nelle spaccature, giunzioni, gallerie di sfarfallamento, fessurazioni o superfici rugose e imperfezioni dei mobili. Quando vediamo i classici buchini più o meno grandi, dipende dalla specie, erroneamente pensiamo che sia entrato un Tarlo, in realtà di lì è uscito uno o più. I buchini spesso sono molto ravvicinati tra di loro poiché le uova vengono deposte in un posto solo. Questa situazione si evolve nel tempo peggiorando sempre di più se non si interviene in modo adeguato e tempestivo.
Alle volte si possono trovare in alcuni punti dei residui simili a polvere ed in base alla disposizione possiamo farci un’idea dell’infestante. Questa polverina si chiama rosume, ma attenzione, ogni tipo di tarlo ha le sue “abitudini” alcuni depositano il rosume all’interno delle gallerie, altri lo spingono al di fuori tipicamente degli Anobidi.Il rosume è il residuo prodotto dalla digestione della cellulosa presente nelle fibre di legno da parte della larva del tarlo.
Il rosume è un ottimo indicatore per chi sa “leggerlo” infatti un colore chiaro indica una infestazione
in atto mentre un colore più scuro può essere solo il frutto di una passata infestazione.
Altri indicatori sono la presenza di nuovi fori, buchi chiari e ben visibili indicano uno sfarfallamento
recente e quindi una infestazione in atto mentre i bordi scuri indicano una vecchia infestazione nei
manufatti , il numero indica l’entità dell’infestazione rumori provenienti dal legno, ma in quest’ultimo
caso è molto difficile udirli normalmente.
Il vero pericolo legato al Tarlo … gli Acari
Gli Acari del tarlo sono un problema che mina la salute dell’uomo. Infatti una cosa importante da sottolineare quando si parla di tarli è che questi inevitabilmente si portano dietro dei parassiti molto fastidiosi come la vespetta del tarlo (sclerodermus domesticus) e l'Acaro del tarlo (Pyemotes ventricosus).